Come si usa il dizionario – [Parte 1/2]

La linea orizzontale ci spinge verso la materia, quella verticale verso lo spirito

F. Battiato, Inneres Auge

Autore: Andrea Dotto

L’Abakus der deutschen Sprache/Abaco della lingua tedesca, abbreviato AddS, è un dizionario online collaborativo gratuito da tedesco a italiano/altre lingue (non viceversa) che può essere utilizzato come monolingue per il tedesco, in questo caso anziché la traduzione del lemma viene fornita la sua spiegazione. Il nome “Abaco” deriva dall’antico strumento per far di conto antenato del moderno pallottoliere, essendo il tedesco una lingua logico-matematica, ma stavolta per far di parola!

Va subito detto che l’AddS non è un testo di grammatica, ma operando a livello frasale è un ausilio per comporre frasi ben formate in tedesco con particolare riguardo al fenomeno del V2.

Che cos’è una frase?

Il dizionario Treccani definisce la FRASE “un insieme di parole disposte intorno a un verbo di senso compiuto e autonomo.”

La FRASE si potrebbe dunque parafrasare con il VERBO.

Come il pallottoliere, anche l’AddS è formato da una serie di linee orizzontali e da due linee verticali, che ne costituiscono i bracci, cosicché ne risulta una ossatura che determina tre aree corrispondentemente alla struttura frasale:

S (Soggetto) O (Oggetto) V (Verbo)

SOV

Abbiamo però visto che il tedesco presenta una struttura basica di tipo SVOV poiché abbiamo supposto che il verbo venga generato in forma fratta, vedi relativi articoli.

Dove si troverà dunque la parte iniziale del verbo, quella cioè contenente la flessione?

Chiariamo questo concetto con un esempio:

Ecco la nostra nuotatrice/il nostro nuotatore di tedesco che si appresta a fare un tuffo dal trampolino o Sprungbrett, dove “S” sta qui per area-Soggetto, pronti 1… 2… 3… splash!


Il punto di contatto con la superficie dell’acqua sarà quello corrispondente al Verbo flesso, se può aiutare a visualizzare, possiamo pensare “V” come ad una entrata in acqua a gambe aperte, e proprio in corrispondenza di tale punto innalzeremo il braccio sinistro del pallottoliere/AddS.

Trattenendo il respiro, dopo aver percorso un tratto più o meno lungo sott’acqua, corrispondentemente all’area-Oggetto – possiamo pensarla con delle bollicine O O O che emette percorrendola, ma potrebbe anche risalire subito in superficie – ecco dunque riemergere la nostra nuotatrice/il nostro nuotatore di tedesco emettendo uno sbuffo in corrispondenza del punto “N”, o nicht negazione di frase, ed è proprio in corrispondenza di tale punto che andremo a innalzare il braccio destro del pallottoliere/AddS.

Ripreso fiato, qualche bracciata ancora per completare l’ultimo tratto di piscina fino a toccare il bordo-Vasca, dove “V” sta stavolta per la rimanente parte del verbo, che nuotata!

Ricapitolando avremo quindi un frame o reticolo frasale formato da 3 aree inframmezzate da 2 punti, cioè:

area-Soggetto

punto Vfl > braccio sx

area-Oggetto

punto N nicht negazione frasale > braccio dx

area-Verbo

Con area ho voluto indicare la possibilità di ospitare al suo interno anche più di un elemento, con punto un elemento soltanto.

Dove siederà all’interno del reticolo o frame frasale così definito “Sua Maestà” il verbo?

Come il muscolo riveste le ossa dello scheletro, così anche “Sua Maestà” il verbo – delle quattro categorie lessicali (Nome, Verbo, Aggettivo, Preposizione) è quella che regge tutte le altre – riveste l’ossatura frasale, di modo tale che il verbo capostipite o Stammverb occupi la posizione in testa mentre i verbi suoi discendenti siano disposti alla sua destra, nel caso dei verbi “separabili” e alla sua sinistra nel caso di quelli “inseparabili”. Per il verbo capostipite vengono riportate le forme della 2ª e 3ª pers. sg. presente, del preterito, del participio passato e del congiuntivo I e II, che sono le stesse per tutti, dove presenti le variazioni vengono segnalate.

Per la situazione “caotica” di quanto avviene nell’area centrale (Oggetto) volevo dedicare la seconda parte dell’articolo, anche con l’ausilio di un filmato, invece qui volevo fare una considerazione su cosa intendere per complemento oggetto in tedesco. Nelle grammatiche è possibile trovare che il caso accusativo in tedesco corrisponde al complemento oggetto o diretto in italiano, se ciò coglie un’importante generalizzazione, circa l’80-90% dei casi stando a quanto qui riportato, vi sono in tedesco verbi che esprimono il complemento oggetto anche negli altri casi, vale a dire nominativo, dativo e genitivo, e che altrimenti bisognerebbe trattare come eccezioni, ma una lingua non ammette eccezioni! Quindi questi qui sotto riportati sono tutti esempi di complemento oggetto:

a) Sie sind {unser Gast}N.

b) Wir bedürfen {ihrer Hilfe}G.

c) Zusammen bereiten wir {das Essen}A zu.

d) Es hat {uns}D geschmeckt.

Per la grammatica è un’eresia affermare che il verbo essere regge il complemento oggetto, e si parla in questo caso di nome del predicato, comunque lo si chiami, il costituente che segue è un NP (sintagma nominale) a tutti gli effetti; ma come fa anche un aggettivo a essere nome del predicato? Comunque, essendo il dizionario uno strumento di utilizzo pratico, assumerò che il verbo essere regga il complemento oggetto, malfunziona eppur funziona!

Passiamo ora a un esempio pratico, l’ordine delle parole all’interno del dizionario è sempre alfabetico, ma cambia la modalità di ricerca/disposizione del lemma al suo interno.

In questa 1ª parte vediamo come si costruisce una frase principale, assumendo come verbo emblematico il verbo bilden. Vedremo come si costruisce una subordinata e una relativa, che condividono la stessa struttura sintattica, nella seconda parte.

bilden

bildest-bildet/bilde bildete/bildete gebildet

ab

aus

ein

fort

um

weiter

Proviamo a costruire in tedesco la seguente frase, si tratta di una principale, in questo caso una principale passiva:

Il primo uomo, Adamo, fu formato dalla polvere della terra. (1 Corinti 15:47)

La frase tradotta risultante sarà:

Der erste Mensch, Adam, wurde aus dem Staub der Erde gebildet. (1. Korinther 15:47)

Vediamo come, avendo già studiato la regola di formazione del passivo su un qualsiasi testo di grammatica, ma qui applicandola:

Si procede passo passo per i 5 passaggi sopra indicati e si passa al successivo solo quando il precedente sia stato completato.

Partiamo dunque dall’area-Soggetto, Der erste Mensch, poi troviamo un’apposizione, Adam, ma è sempre soggetto, diciamo che è un “soggetto ripetuto”, lo specifica meglio, quindi non c’è violazione della regola del V2.

Una volta completato il soggetto, ci troviamo di fronte a una barriera, e la adesso nostra scalatrice o il nostro scalatore di tedesco dovranno salire la parete fino a raggiungere il verbo in vetta, cioè il verbo flesso che in questo caso è wurde, cioè il passato di werden, perché la regola del passivo ci dice che laddove in italiano essere si possa sostituire con venire, in tedesco diventa obbligatorio werden.

Poi discendiamo e proseguiamo in corrispondenza del verbo di riferimento che in questo caso è bilden ma ci troviamo in area-Oggetto, dove siamo in presenza del complemento di origine aus dem Staub der Erde, ma come detto vedremo nella seconda parte quest’area quando riempirò l’AddS come dire le sue costole, poi completato anche questo passaggio saremo difronte alla seconda barriera, che possiamo passare come un tunnel sotto la montagna perché essendo la frase affermativa non c’è negazione.

A questo punto entriamo in area-Verbo sempre in corrispondenza del verbo bilden, e che quindi dovremo inserire coniugandolo correttamente nella forma riportata del participio passato prima di arrivare al punto finale.

Ma quando ritorno in me, sulla mia via… mi basta un componimento di Bach perché mi meravigli del Creato!

Da un libero adattamento a F. Battiato, Inneres Auge

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