Perché un altro dizionario di tedesco?

Andrea Dotto

L’Abakus der deutschen Sprache, “Abakus-Deutsch”, è un dizionario che integra la semantica con la sintassi tedesca, in particolare implementa il fenomeno del cosiddetto Verb-Zweit o verbo spezzato (vedi articoli sul V2), per cui succede che uno “dimentichi” di mettere il verbo, o meglio la sua particella, alla fine della frase, tale particella è infatti parte integrante del verbo, e costituisce un tutt’uno con esso, ometterla comporterebbe cambiare di significato alla frase.

Solitamente i dizionari riportano i lemmi in ordine alfabetico, che in superficie risulta quindi essere uguale per tutte le lingue, nel caso del tedesco ciò ne riflette la struttura grammaticale di base, cioè è di aiuto al suo apprendimento, se non addirittura l’ostacola?

Cerco di chiarire prima con un esempio: i dizionari di latino, probabilmente per un uso invalso nella tradizione, riportano i verbi nella forma della 1ª pers. sing. ind. pres., ad es. troveremo che lego (e breve) significa ‘raccogliere/leggere’, mentre lego (e lunga) significa ‘delegare/mandare come ambasciatore’ (ho scelto fra i vari significati solo due rappresentativi per ciascun verbo), a tali verbi corrisponde però anche una diversa coniugazione, dipendentemente dall’uscita dell’infinito pres. attivo riportata all’interno del paradigma del verbo stesso che l’accompagna, nell’esempio troveremo risp. –ĕre e –are, cioè III e I coniugazione, ma quindi se la desinenza dell’infinito ci permette di risalire alla coniugazione del verbo perché non segnalarla subito unitamente alla radice, essendo che tutti i verbi (con delle eccezioni come hortor e sum, ma questi sono anche verbi “particolari”) alla 1ª pers. sing. ind. pres. presentano terminazione in –o e questa pertanto non è predittiva della loro coniugazione?!!!
(Così ho suggerito anche un’idea per chi volesse realizzare un dizionario di latino alternativo).

Per venire al tedesco, l’unico (a mia conoscenza) dizionario che riporta i verbi in forma fratta (mia definizione, vedi articolo sul V2), è il Dizionario illustrato Longanesi & C. Tedesco-Italiano,* dove pure compaiono nella forma della 1ª pers. sing. ind. pres.: ich …, e quindi in quelli cosiddetti separabili la particella segue la radice, ma non pare dare una spiegazione per questo accorgimento, forse per uniformarsi alla rappresentazione in latino, e greco?

Negli articoli già pubblicati “SVOV” e “V2” trovate i presupposti teorici sui quali poggia Abakus-Deutsch, ossia la struttura SVOV su cui va ad incardinarsi il V2.

A seguire, come mai si chiama proprio Abakus e come funziona, e i vantaggi che offre rispetto ai dizionari tradizionali.
Aggiungo solo che per la sua facilità e immediatezza d’uso lo può utilizzare chiunque, non è richiesta alcuna conoscenza grammaticale specifica, al massimo (ma neanche perché viene già segnalato con un accorgimento grafico) che si conosca la differenza tra oggetto e soggetto.

* Dizionario illustrato Longanesi & C. Tedesco-Italiano. (1964). Milano: Longanesi.

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